DUFF / TAR

Il tamburo duff è composto da una cornice di legno ricoperto da una pelle di capra o di agnello incollata, a volte borchiata o cucita lungo la cornice. È la versione più semplice tra i tamburelli, in quanto non ha sonagli o piattelli lungo la cornice. Spesso nella cornice vi si può trovare un foro per l'insrimento del pollice della mano che lo trattiene quando le cornici superano una certa larghezza.

In passato la cornice dei tamburi duff potevano avere varie forme; quadrata, pentagonale, esagonale, ottagonale oltre che quella circolare.

Le dimensioni possono variare da circa 20 cm. fino ad arrivare a 60 cm. da cui si possono ottenere le varie tonalità del suono.

Nello stile più semplice di utilizzo, il duff viene suonato trattenendolo sul palmo di una mano in una solida presa tra pollice e indice, mentre l'altra mano si dedica a suonare con le dita i vari punti della superficie della pelle per ottenere le varie timbriche di suono. Spesso in medioriente il tamburo a cornice viene appoggiato da seduti sulla gamba e trattenuto sulla parte superiore dal palmo della mano secondaria, in questo modo le dita di entrambe le mani saranno libere di percuotere il tamburo. Vedi articolo Tocchi e suoni

Il duff viene raffigurato in antichità suonato dalla figura femminile delle sacerdotesse, e per questo motivo si presta ancora oggi nell'accompagnamento ritmico in riti religiosi pagani propiziatori, di esorcismo e di festività .

L'elemento duff è presente comunque sull'accompagnamento dell'organico strumentale del sottofondo ritmico scandendo il ritmo base gli accendi primari.

Come spesso accade nelle percussioni tradizionali, in tempi recenti vengono prodotti duff con membrana sintetica, il che ovviamente varia la timbrica di suono. Vedi articolo Pelli naturali e sintetiche

Il nome di questo tamburo può variare dai vari paesi di appartenenza, spesso con le stesse specifiche, il duff viene chiamato anche “tar” in medioriente.

In alcune zone dell'Egitto viene chiamato lo stesso duff viene chiamato bendir quando la larghezza della cornice è di maggiorni dimensioni e viene suonato seduti trattenendolo tra le gambe. Tuttavia il bendir è il nome del tipico tamburo magrebino con la caratteristica della corda vibrante a contato della membrana.


Stolfo Fent